Data pubblicazione 09/02/2019
Matera, capitale europea della cultura. E della fotografia.
Non era scontato che Matera l'avrebbe spuntata sulle concorrenti, di certo ha influito il calore della sua gente; quando i commissari europei arrivarono in città per valutare la sua candidatura non alloggiarono in sofisticate strutture alberghiere ma furono adottati dalle famiglie della città e si ritrovarono a tavola tra sconosciuti che li trattavano con il calore che si riserva agli amici.
Grazie a questa investitura, negli ultimi anni Matera e la Basilicata sono uscite dal cono d'ombra e nel 2018 il New York Times ha inserito la Basilicata tra i più bei posti al mondo, per quest’anno si attende un milione di visitatori.
Il programma culturale è molto ricco e a Matera arriveranno alcuni tra i migliori artisti, musicisti, scrittori, pensatori, filosofi per cui ci sono le premesse per rendere la città un laboratorio di idee, un centro di elaborazione culturale. E’ in questo clima che è nato il progetto Fotografia e coscienza dell’uomo, che catalizzerà per tutto l’anno mostre e incontri, a cura di Francesco Mazza, Maurizio Rebuzzini e Antonello di Gennaro.
www.mat2019coscienzadelluomo.it
Coscienza dell’Uomo è “scandito sul passo di una fotografia etica, erede di quella fotografia umanista che tanto ha influito, e ancora influisce nello sguardo verso la società. Una fotografia non come momento di spettacolarizzazione, ma come chiave di comprensione del nostro tempo e fondamentale testimonianza.”
Il progetto sotto la direzione artistica di Maurizio Rebuzzini si articola in una serie di mostre, scandite per trimestri, in modo da caratterizzare Matera come il centro di un laboratorio culturale intorno al tema della fotografia”.
Nel corso del 2019 saranno quaranta le mostre fotografiche, arricchite da convegni, incontri con gli autori e intellettuali legati al mondo dell’immagine o della società civile, all’interno delle più prestigiose sedi del centro storico e distribuite nel territorio della città.
Mostre e convegni prevedono nomi noti insieme a nuovi autori; ecco quindi Gianluigi Colin (Caos apparente), Pino Bertelli (Contro la guerra. Ritratti dall’infanzia negata), Alberto Dubini (Visitors) e lo storico dell’arte Arturo Carlo Quintavalle insieme a Gian Butturini, Danilo De Marco, Franco Zampetti, Franco Canziani, Marco Moggio e Nino Bertuccio.
Un progetto insomma che si propone come invito a osservare, piuttosto che giudicare, a pensare invece che credere. Fotografia, dunque, non come semplice racconto della realtà, ma un modo per capire il mondo e nutrire le nostre coscienze.
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